La Camperona, 6 settembre 2018 - Lo spagnolo Oscar Rodriguez vince la tappa 13 della Vuelta Espana 2018, con arrivo in salita a La Camperona. Lo spagnolo Herrada Lopez perde terreno, ma conserva la maglia rossa. Tra i big di classifica, Quintana è il più pimpante e mangia qualche secondo a Yates. Più indietro Valverde, Lopez e Keldermann. Aru paga ancora. Ecco le pagelle di Angelo Costa.
Vuelta 2018, tappa 14. Orari tv, percorso e favoriti
10 a Oscar Rodriguez. Essere il meno considerato dei 32 che vanno in fuga alla fine si rivela un vantaggio: quando esce allo scoperto, per i vari Majka e soci è troppo tardi. Ha 23 anni e corre nell’Euskadi, squadra-vivaio spagnola: a conferma che anche i team minori meritano un Oscar.
8 a Conci. Della Giovane Italia che va all’attacco (c’è anche Ravasi, alla fine nono) è il più giovane: a 21 anni si sacrifica per i compagni Mollema e Felline, prima di pagare il doveroso conto alla fatica sulle rampe finali. Impressiona per personalità: se son rose, eccetera eccetera.
7 a Quintana. Col minimo sforzo, ottiene il massimo che si può spremere su pendenze così arcigne: una manciata di secondi su Simon Yates, poco più sul compagno Valverde, Lopez e Uran. Ha l’aria di quello che può decidere quando e come chiudere la corsa: ora ha due giorni per farlo.
6 a Simon Yates. Continua a guidare la classifica virtuale dei big, quella disegnata alle spalle dell’intruso Herrada. Continua anche a correre facendo molta attenzione a non sprecare energie: la lezione del Giro d’Italia, dove è evaporato nell’ultima settimana, evidentemente è servita.
5 a Aru. Mostra tutto l’affanno di chi non è pronto nei finali esplosivi, pagando quasi un minuto a Quintana. Però è sempre lì, battuto ma non travolto, con quella forza di volontà che lo tiene a galla nei giorni peggiori e lo lancia in quelli migliori: sperando che uno di questi arrivi presto.